Recupero del credito in Spagna

Il primo passo per recuperare un credito in Spagna, sebbene non sia obbligatorio, è l’invio di una lettera di diffida da parte di un avvocato, al fine di indicare il termine ultimo per adempiere al pagamento e avvisare che in mancanza si procederà con l’azione legale. Il modo più efficace di tutelare il credito è quello di provarlo attraverso documenti come contratti, fatture, documenti di trasporto e corrispondenza tra le parti relativa all’adempimento degli accordi, con particolare riferimento ad eventuali dichiarazioni di riconoscimento del debito. Una corretta e ordinata documentazione delle ragioni di credito consente al creditore di accedere al "Proceso Monitorio", che è un’azione giudiziaria simile al decreto ingiuntivo italiano. In caso di mancata opposizione entro il termine di 20 giorni, il decreto diviene esecutivo e si può procedere all’esecuzione forzata.

Una particolarità del procedimento giudiziario spagnolo è data dalla necessità di dare incarico non solo al abogado, ma anche al procurador, che è una figura che si occupa dello svolgimento delle attività amministrative presso il tribunale. La procura (in spagnolo: poder) va conferita con testo bilingue italiano-spagnolo (o inglese-spagnolo) con una scrittura privata autenticata e apposizione della clausola di Apostille.

Qual è l’ importo minimo per avviare un'azione legale di recupero del credito in Spagna?

In Spagna non esiste un importo minimo richiesto per avviare un procedimento giudiziario. Tuttavia, i costi di un’azione legale possono risultare sconvenienti. In generale, per crediti inferiore a 2.000,00 euro è sconsigliabile iniziare un’azione giudiziaria.

Quali sono le procedure giudiziarie per il recupero del credito in Spagna?

Esistono due procedure standard, che dipendono dall'importo in questione: la procedura Verbale (per richieste di risarcimento fino a 6.000,00 euro) e la procedura Ordinaria (a partire da 6.000,00 euro).

Il modo più comune per avviare una richiesta di recupero è il “Proceso Monitorio”, indipendentemente dall'importo in questione.

Si tratta di una procedura simile al ricorso per decreto ingiuntivo italiano: il Proceso Monitorio prevede alcuni requisiti relativi ai documenti da presentare al Tribunale. Secondo la legge, è necessario depositare:

  1. Il contratto o altri documenti firmati dal debitore; oppure
  2. fatture, bolle di consegna o altri documenti che possono provare il rapporto commerciale tra debitore e creditore.

In pratica, i tribunali hanno seguito approcci diversi e hanno interpretato questi requisiti in modo differente, quindi, per aumentare le possibilità di successo, si raccomanda sempre di fornire fatture, bolle di consegna, ordini e, se disponibile, il contratto che attesti il rapporto tra le parti.

Una volta avviato il Proceso Monitorio, le fasi successive possono essere riassunte come segue:

  • Se il debitore paga entro 20 giorni dalla data di ricezione della richiesta giudiziaria, il processo si conclude. 
  • Se il debitore non risponde entro il periodo di 20 giorni, il processo si trasforma in una procedura esecutiva standard per l'importo del debito, più il 30% per coprire le spese di esecuzione e gli interessi. Il termine per ottenere la decisione del giudice sull'esecuzione può essere di un mese dalla fine del periodo di 20 giorni.
  • Se il debitore si oppone entro 20 giorni, la procedura si trasforma in un processo ordinario che, a seconda dell'importo, può essere verbale o ordinario. Una volta trasformato il processo, è difficile stimare la durata, che varia a seconda dei tribunali, delle complessità della causa, di eventuali domande riconvenzionali del debitore, ecc.

Il Proceso Monitorio è consigliabile se il credito è basato su fatture non pagate, sebbene il creditore possa anche utilizzare direttamente il Processo standard.

D'altra parte, se il debito è supportato non solo da fatture ma anche da titoli di credito (cambiali, assegni, vaglia cambiari, ecc.), c'è la possibilità di richiederne il pagamento direttamente in una procedura esecutiva

È obbligatorio inviare una lettera di diffida prima di intraprendere un'azione legale per il recupero di un credito in Spagna?


Sebbene l'invio di una lettera di diffida non sia obbligatorio prima di avviare un'azione legale, è comune e consigliabile farlo come passo preliminare. Nel farlo, è consigliabile tenere conto di alcuni suggerimenti pertinenti:

  1. È consigliabile che la lettera sia preparata e inviata da un avvocato perché esistono determinati requisiti di contenuto e di forma in base ai quali il debitore sarà obbligato a pagare le spese del processo che segue.
  2. La lettera deve essere il più semplice possibile, breve e senza inutili avvertimenti. Secondo la nostra esperienza, le lettere più efficaci sono quelle inviate da un avvocato che si limita a comunicare la decisione del creditore di avviare un procedimento giudiziario se il debito non viene pagato entro un certo periodo.
  3. Raccomandiamo anche un calcolo accurato degli interessi sul debito. Si tratta di un importo che può essere rilevante e può costituire un elemento di incoraggiamento per il debitore a pagare o a raggiungere un accordo.
  4. È consigliabile, infine, inviare la lettera quando il creditore ha tutti i documenti per avviare il procedimento giudiziario, in modo da poter presentare immediatamente il reclamo nel caso in cui il debitore non paghi entro il termine stabilito. Gli avvertimenti non seguiti da una reazione di questo tipo sono spesso controproducenti e, secondo la nostra esperienza, incoraggiano ulteriormente l'inadempienza. 

Che cosa fare per aumentare le possibilità di recupero del credito in Spagna?

In generale, può essere utile raccogliere qualsiasi prova che documenti i rapporti commerciali: corrispondenza, messaggi, testimonianze, documenti di terzi e qualsiasi altra possibile prova che possa documentare il rapporto tra le parti. 

Tra le buone prassi rientrano:

  • Ottenere sempre contratti firmati, contenenti gli obblighi delle parti.
  • Documentare ordinativi e conferme d’ordine.
  • Ottenere garanzie per l’adempimento dell’obbligo di pagamento, come le garanzie bancarie a prima richiesta.
  • Concordare per iscritto qualsiasi ulteriore modifica degli obblighi contrattuali.
  • Prevedere che eventuali denunce di vizi per i beni consegnati o i servizi forniti siano documentate per iscritto entro un termine decadenziale (ad esempio, 15 giorni dalla consegna del bene o dalla scoperta del vizio, se occulto).
  • In caso di rateazione di pagamento chiedere l’emissione di cambiali. In Spagna, come in Italia, ciò garantisce al creditore la possibilità di iniziare direttamente una procedura esecutiva per il recupero dei crediti, in cui i beni del debitore possono essere pignorati fin dall'inizio.
  • Cercate di scoprire e conservare informazioni utili per localizzare i beni del debitore (ad esempio conti bancari, beni mobili, unità locali, ecc.) 

Come può un creditore straniero avviare una procedura di recupero del credito in Spagna?

In generale, per avviare un procedimento giudiziario sono necessari un avvocato e un rappresentante del tribunale ("procurador"). In casi eccezionali, la legge consente di avviare procedimenti giudiziari senza un avvocato o un rappresentante del tribunale. È il caso delle procedure verbali per crediti di valore inferiore a  2.000 euro, delle procedure sommarie, di altre procedure speciali.  Detto questo, anche nei casi in cui non è obbligatorio, è sempre consigliabile procedere con l’assistenza di un avvocato.

Per essere rappresentati da un avvocato e da un procurador, è necessario rilasciare una procura speciale; nel caso di creditori stranieri si raccomanda di farlo davanti a un notaio e con l’apposizione della clausola di 'Apostille, sulla base di una bozza fornita dall'avvocato.

Al momento dell’inizio dell’azione legale le persone giuridiche devono pagare una tassa giudiziaria il cui importo varia a seconda del tipo di processo: 300 euro per il processo ordinario, 150 euro per il processo verbale e 100 euro per il processo sommario. Le persone fisiche sono esenti dal pagamento di queste tasse.

Quali documenti sono necessari per il recupero del credito in Spagna?

In Spagna non è richiesta una forma speciale per la maggior parte dei contratti.

L'obbligo formale di fornire prova documentale del credito sussiste solo quando inizia un processo sommario..

 Nel procedimento ordinario, i debiti possono essere provati con qualsiasi mezzo ammesso dalla legge, compresi i testimoni, le presunzioni legali o giudiziarie e persino gli atti concludenti del debitore. Alcune di queste prove possono essere fornite con la domanda iniziale (ad esempio, i documenti); altre devono essere proposte ed eseguite in una seconda fase del processo (ad esempio, i testimoni).

Anche se in Spagna vige il principio della libera valutazione delle prove da parte dei giudici e i documenti  sono preferiti alle prove testimoniali. Pertanto è sempre preferibile fornire la prova documentale del credito, se possibile.

Cosa succede dopo l’invio della lettera di diffida?


Se la procedura giudiziaria non è ancora stata avviata, ma è stata inviata solo una lettera di diffida, occorre tenere presenti le eventuali risposte alla richiesta di pagamento (ad esempio, se il debitore rifiuta o contesta il rapporto o l'importo, o se include altre domande riconvenzionali, o se semplicemente non risponde).

Se è stato avviato un procedimento giudiziario di recupero (verbale o ordinario), l'accettazione e il pagamento da parte del debitore possono comportare l'obbligo di pagare anche le spese processuali, se sono state precedentemente richieste. Se il debitore si oppone, il processo prosegue nelle sue diverse fasi.

Se il creditore ha iniziato un Proceso Monotorio, ci sono diverse possibilità:

  1. Se il debitore paga entro 20 giorni dalla richiesta, la procedura si conclude. In questo caso (anche se i tribunali non lo accettano sempre), il debitore può essere condannato a pagare le spese processuali se è stato precedentemente e formalmente richiesto di pagare.
  2. Se il debitore si oppone al pagamento, la procedura verrà trasformata in una nuova procedura (Verbale o Ordinaria) a seconda dell'importo (vedi domanda 1).
  3. Se il debitore non paga e non si oppone, il processo esecutivo proseguirà nei suoi confronti e i suoi beni potranno essere direttamente pignorati. 

Si possono adottare misure cautelari?

In generale, per aumentare le possibilità di recupero del credito è consigliabile assumere informazioni finanziarie sulla solvibilità del debitore.

Inoltre, esistono diverse misure cautelari che possono essere adottate per garantire l'efficacia di una futura sentenza. 

In genere, per ottenre una misura cautelare, è necessario:

  1. dimostrare che esiste un rischio reale di insolvenza del debitore nel periodo necessario ad ottenere un titolo esecutivo; e 
  2. che il diritto azionato appaia fondato 

D'altro canto, la parte che richiede la misura cautelare dovrà offrire una garanzia sufficiente a coprire gli eventuali danni che potrebbero essere causati al debitore in caso di rigetto della futura domanda giudiziaria.

Che fare in caso di azione di recupero del credito con esito negativo?

In caso di insolvenza del debitore o esito negativo dell’azione esecutiva, il creditore può ottenere una visura che attesti l’insolvenza della società o una dichiarazione dell’avvocato che ha seguito il caso, attestante l’impossibilità o la non convenienza eseguire il titolo esecutivo e ottenere il pagamento.