Scheda Paese India

L’economia indiana, dopo aver registrato tassi di crescita superiori al 7% nel periodo post-pandemico, ha affrontato nel 2024 una decelerazione progressiva, con una crescita del PIL scesa al 5,4% nel trimestre luglio-settembre. Questo rallentamento, attribuito a fattori come l’inflazione persistente, la contrazione della domanda interna e la riduzione degli investimenti esteri (-8,8% nel 2024), ha creato pressioni sulle imprese, in particolare quelle medio-piccole. Il calo degli utili aziendali e l’aumento dei costi del credito hanno contribuito a un incremento delle richieste di insolvenza.

Le relazioni commerciali tra India e Italia hanno registrato una crescita significativa nel 2023, con un interscambio di 14,3 miliardi di euro (+36% rispetto al 2021).  Nel 2024 le esportazioni italiane verso l’India sono aumentate del 72% rispetto al 2020, grazie all’intensificazione delle esportazioni di macchinari high-tech e prodotti farmaceutici.

Nel 2024, le esportazioni italiane verso l’India hanno incluso principalmente macchinari per impieghi speciali, utilizzati nel settore automobilistico e aerospaziale, prodotti chimici e farmaceutici, strumenti di misurazione e navigazione.

Il partenariato strategico 2024-2029, siglato durante il G20 di Rio, ha rafforzato la cooperazione in settori come l’energia pulita, lo spazio e la difesa.  L’Italia partecipa attivamente all’International Solar Alliance e alla Global Bio-Fuels Alliance, iniziative guidate dall’India, con investimenti congiunti di 2,1 miliardi di euro previsti entro il 2026. 

L’India mantiene un sistema giudiziario complesso, con oltre 50 milioni di casi pendenti nei tribunali civili e una durata media dei procedimenti di 3-5 anni. Nel settore delle insolvenze, nonostante i dati ufficiali indichino una risoluzione entro 270 giorni, solo il 15% dei casi rispetta questa scadenza.  I ritardi sono attribuiti al sovraccarico dei tribunali, ai contenziosi legati al recupero dei crediti e alle esecuzioni, ad appelli frequenti, che comportano un allungamento dei tempi medi di altri 12-18 mesi.

I ritardi giudiziari hanno un costo economico stimato nell’1,5% del PIL annuo. Per affrontare il problema, nel 2024 è stata approvata una riforma che incrementa il numero di tribunali specializzati e introduce piattaforme digitali per la gestione dei casi. Tuttavia, l’attuazione della riforma è molto lenta ed è consigliabile valutare il ricorso a procedimenti di arbitrato piuttosto che rivolgersi alla giurisdizione statale.